21 marzo 2016

Chieti - A proposito di trivelle


Uno dei mezzi che il governo, con a capo il “venditore di pentole” Renzi  ha utilizzato per boicottare il referendum sulle trivellazioni è stato quello di scorporare la sua  votazione,  dalla consultazione popolare amministrativa, evidentemente  per  rendere problematico il raggiungimento del quorum,  pur facendo spendere agli italiani diverse migliaia di euro.  Non contento del risultato, ha cercato poi subdolamente, consigliando i comuni a spendere poco,  perchè secondo lui si dovranno poi far carico di tutte le spese, pur sapendo che queste risorse comunali sono notoriamente scarse o addirittura inesistenti. Io naturalmente sono favorevole e andrò a votare per il SI e spero che come me facciano la maggior parte degli italiani.

 

10 commenti:

  1. bravo,
    bravo
    d'altronde lottammo tanto, specialmente noi donne, per avere il diritto al voto e visto che lo paghiamo di tasca nostra occorre goderselo.
    Io pure nel 1995 andai a votare SI al referendum per la vendita o privatizzazione della rai ed ancora sto aspettando che venga rispettata la vittoria del sì.
    Per fortuna che c'è il partito degli under 70.000 che concede l'onere del voto solo a coloro che versano contributi all'inps e che ha abolito le consultazioni amministrative comunali e regionali facendo amministrare i commissari governativi, in questo modo risparmiando un mucchio di soldi da scalare dal debito.
    Però il partito degli under 70.000 ancora non è amato dal nostro generoso immaginifico bobbolo

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  2. Io mi sono parecchio documentato e non voterò questo referendum perchè credo che sia non solo inutile ma pure dannoso. Peccato che verranno sprecati tanti soldi per farlo

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  3. Aggiungo che sta cercando di fottere anche il referendum confermativo delle riforme costituzionali che il bimbominchia vorrebbe anticipare all'estate (e non a ottobre) sapendo bene che gli itagliani già se ne fottono normalmente, d'estate anche di più.

    In pratica, ha congegnato 3 appuntamenti elettorali, in modo da poter vanificare il risultato dei due referendum.

    Ma gli itagliani, si sa, sono contenti pure così!

    Ciao Enio, buona serata.

    p.s.: sarebbe interessante sapere perché Giulio GMDB è contrario e ritiene il referendum anche dannoso!

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  4. Ero convinto che avresti votato NO anche per i tanti discorsi che abbiamo fatto. Sei un chimico quindi competente sui fattori che causano l'inquinamento. Sei a conoscenza dei risultati dell'ARTA Abruzzo sui liveli di colibatteri e colifecali sulla costa abruzzese. Ti sei reso conto del mare, meglio fogna, a Francavilla al Mare CH. Quindi questo referendum voluto dagli ambientalisti ma propagandato dal PD A VOTARE NO, è inutile, soldi buttati. Tu, attento opinionista, puoi renderti conto delle stupidate che vanno raccontando e purtroppo dei tanti posti di lavoro che si perderanno se dovesse vincere il SI.Segui il blog www.chietiscalo.it dove ho lasciato diversi commenti. (Un amico mi ha inviato questo commento" la costituzione italiana per i referendum prevede, oltre al SI oppure NO, esplicitamente anche la facoltà legittima di non partecipare al voto e per questo motivo esiste, al contrario del voto, il limite del quorum per la validità del referendum stesso".

    IL MIO COMMENTO

    Purtroppo GLI AMBIENTALISTI DEL NO...., invece di preoccuparsi dei "mari italiani" che assorbono ogni secondo scarichi contaminati dalle fogne, torrenti, fiumi, scarichi abusivi, vogliono proporsi per eliminare un lavoro pulito. La speranza è che... o i cittadini italiani non vanno a votare così che non si raggiunge il 50 per cento. O che vinca il NO. La storia dei referendum ha insegnato che quasi mai l’interrogativo presentato, anche se vincente, è stato realizzato. Le concessioni di coltivazione (sviluppo e produzione) dei giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi nel sottofondo marino italiano, sono 69 (dati aggiornati al 29 febbraio), ma la maggior parte di esse sono situate oltre la soglia delle 12 miglia, e non sono quindi interessate alla legge e al referendum. Le società titolari di concessioni di coltivazione di idrocarburi in acqua sono 7: Adriatica Idrocarburi, Edison, Eni, Eni Mediterranea Idrocarburi, Gas Plus Italiana, Ionica Gas e Rockhopper Italia. Notizia segnalata dal sito della Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico.

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    1. Io caro Luciano voto SI anche se ritengo che l'esito del referendum avrà poco peso sulle decisioni del Governo sopratutto se le piattaforme estrattive sono marcate ENI. Voto Si per il semplice ,motivo che una vittoria del «sì» prevederebbe il termine delle attività di estrazione alla scandenza fissata al momento del rilascio della concessione. Il referendum non riguarda le nuove trivellazioni: già oggi le compagnie non possono richiedere nuove concessioni entro le 12 miglia. Bisogna tener presente che il rischio di uno sversamento di petrolio in mare in seguito a un grave incidente in una piattaforma è considerato come la più grande minaccia per l’ambiente e per il settore turistico. Siamo fortunati noi perchè la maggior parte dei pozzi italiani, è dedicata all’estrazione di gas metano, che non presenta questo tipo di rischio dal momento che una eventuale fuga di gas – come quella avvenuta nella piattaforma Paguro al largo di Ravenna negli anni Sessanta – avrebbe effetti molto meno devastanti rispetto a incidenti petroliferi come il famoso Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.Il mio voto SI è anche legato alla speranza che finalmente si incrementino la ricerca sulle energie alternative nel nostro paese dato che sappiamo tutti quasnto l'Italia in questo compo sia indietro rispetto ai paesi europei. Voto SI anche per denuncire un possibile aumento, nei prossimi anni, dei problemi legati al danneggiamento fisico dell’integrità dei fondali, al depauperamento della biodiversità sia animale sia vegetale, e all’introduzione di inquinanti che potrebbero avere effetti anche sulla rete alimentare fino ad arrivare all’uomo. Voto Si perchè ritengo le trivellazioni fatte quì da noi, indagando in profondità alla ricerca degli idrocarburi, oltre a ricavare informazioni sulla struttura del sottosuolo una interferenza sulle faglie attive potenzialmente pericolose. Tra i risultati scientifici ottenuti, in particolare, c’è uno stretto legame tra faglie attive e giacimenti marini non produttivi, che interpretato al contrario permette di affermare che (spesso) dove un pozzo è molto attivo c’è un pericolo che l’attività estrattiva possa innescare un terremoto. Anche se l’unico caso italiano a oggi documentato di un legame di causa-effetto tra le trivellazioni e l’attività sismica riguarda il pozzo Costa Molina 2 in Val d’Agri, per il quale è stata provata una sismicità indotta di magnitudo massima pari a due. Complessivamente le scosse sul territorio del nostro Paese sono, a oggi, quantificate in 17 eventi, di cui solo una parte è legata all’estrazione di idrocarburi. IO voto SI e mi aspetto che molti italiani facciano come me...

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    1. il referendum verrà purtroppo disatteso come esito ... basti pensare che nel PD, a cusa delle diatribe interne hanno consigliato di non andare a votare!!!!! da non credersi e dimmi tu se queste sono persone serie !!!! poi lo sò che sei preoccupato per gli scarichi delle fognature a mare, come del resto tutti noi che amiamo il mare Adriatico.... ma se non mettono in galera il sindaco di Pescara che questa estate pur conoscendo la gravità della situazione della condotta rotta che tollerava che questa buttasse liquami in mare.... o il sindaco di Francavilla che tollerava che il fiume Alento diventasse un canale di scolo a mare... vuol dire che quelle famose bandiere azzurre sono date pe prenderci per il culo tutti.... sperano sempre che gli vada bene e non fanno i depuratori... adesso il "coglione" per farsi perdonare sta facendo una pista ciclabile alle spalle degli stabilimenti, quando è risaputo che a Francavilla di biciclette parcheggiate per i turisti non ce n'è nemmeno l'ombra... Bisognerebbe poi inasprire le PENE per colpire questi cialtroni, ma chi lo farà il "venditore di pentole" ???? scordatelo !!!!!!

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  6. Rimango sempre più sconcertato quando, come nel caso del precedente commento di Luciano Pellegrini, si obietta che "la legge che lo vieta già esiste" e, quindi, questo è un referendum inutile, uno spreco di soldi.

    A parte che ci sono sprechi ben peggiori, tipo i 40 milioni di euro giornalieri che ci costa il noleggio e la manutenzione dell'Air Force Renzi, e nessun italiano mi pare si senta particolarmente disturbato o indignato (ammesso che sia informato).

    A parte il voler soppesare "economicamente" l'esercizio di un diritto democratico e costituzionale.

    A parte tante altre cose, tipo i controlli di sicurezza delle piattaforme di estrazione che sono inesistenti o quasi, i controlli dei livelli di inquinamento che sono inesistenti o quasi, il non pensare che l'eventualità di un incidente grave in un "mare chiuso" come il Mediterraneo sarebbe devastante per l'intera penisola, ciò che vorrei chiedere a chi dice "la legge già esiste" è: e chi imedisce a quei signori di legiferare, in un prossimo futuro, stabilendo l'esatto contrario.

    In fondo sono gli stessi personaggi che "snobbano" questo referendum e stanno provando a fotterne un altro. Pochi anni fa abbiamo detto a chi governa questo paese, con decisione e chiaramente, che l'acqua è un bene pubblico e tale deve restare (anzi tornare, visto che avevano deciso che la rete idrica pubblica la gestivano i privati).


    Bene, non solo hanno fatto passare anni prima di recepire e trasformare in legge la "volontà" popolare... ma oggi che lo stanno facendo, continuano a fotterci. Infatti, vogliono mettere quel codicillo, scritto piccolo piccolo, che non obbliga l'amministratore locale alla "gestione pubblica" della rete idrica ma lascia a lui ogni decisione!

    Ed allora, io dico che il referendum è uno strumento sacrosanto e non ci sono "costi o bilanci" che tengano, la volontà popolare è sacrosanta, se è per il SI meglio ancora... e ogni altra valutazione mi lascia veramente interdetto.

    Ciao Enio, buona giornata

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  7. Io vado a votare, spero in un buon risultato.

    Buona giornata!

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  8. Bravo Enio! dai che forse (lo dico piano)il quorum si supera e il venditore di pentole se la prende dove non batte il sole.. ciao!

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