26 maggio 2015

Chieti - Multiculturalismo, modello fallito ?


Dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel anche il primo ministro britannico la settimana scorsa ha dichiarato «fallito» il multiculturalismo, come approccio politico di fronte al fenomeno immigrazione. Il presidente francese ha subito ribattuto con lo slogan «Un islam in Francia e non un islam di Francia», dichiarando ormai superato il multiculturalismo nelle politiche degli stati europei. E alle stesse conclusioni erano giunti gli olandesi, popolo per antonomasia portato all'indifferenza multiculturale, e alla tolleranza di tutto e del contrario di tutto sotto lo stesso cielo. Per decenni in Europa si è creduto che la risposta da dare all'immigrazione e all'arrivo di milioni di stranieri, portatori di altre culture, altre religioni, altre visioni della vita, della donna, del diritto e della libertà individuale, fosse quello di accogliere dentro di sé le diversità, lasciandole diversità. Anzi, favorendo il mantenimento delle specificità, dando vita a tante comunità parallele, impermeabili l'una all'altra, dotate di un proprio codice culturale, linguistico, normativo e valoriale, diverso e «altro» da quello del Paese che li ospitava e in cui avevano deciso di vivere. Il risultato è stato quello di creare ghetti, avulsi dalla realtà circostante, incapaci di interagire e di integrarsi, ma soprattutto fabbrica di sradicati o di integralisti intolleranti, pronti ad uccidere la figlia piuttosto che assuma costumi e modi di vivere occidentali. Una riflessione su quale modello di integrazione adottare ci tocca quindi da vicino, sapendo che ormai siamo di fatto una nazione multietnica.

@nonnoenio

16 commenti:

  1. Credo che. fondamentalmente. ognuno rimanga radicato alle proprie più profonde tradizioni e religioni; lo dimostrano gli eventi più recenti che si sono svolti nelle varie nazioni che hanno ospitato individui immigrati.
    Buona serata e un saluto, Enio, silvia

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    1. il premier britannico ha detto, dopo la sua rielezione che nel suo paese è tempo di abbandonare la "tolleranza passiva" verso le diverse culture esistenti sul territorio nazionale e rimpiazzarla con un "liberalismo attivo, muscolare", per trasmettere il messaggio che la vita in Gran Bretagna ruota intorno a certi valori chiave come la libertà di parola, l'uguaglianza dei diritti e il primato della legge. "Una società passivamente tollerante rimane neutrale tra valori differenti - ha osservato Cameron - un Paese davvero liberale fa molto di più. Crede in certi valori e li promuove attivamente...

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  2. ci sono culture e culture, ad esempio gli schiavi africani una volta liberi si son integrati nella società usa, gli indiani invece dovettero sterminarli e lo stesso avrebbero fatto se avessero avuto gli zingari in abbondanza.
    Per quanto riguarda i trasgressori del detto mogli e buoi dei paesi tuoi, poi che non venissero a piagne o a cercà aiuti di stato in caso di dissapori di coppia

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    1. vedi amico mio, io di questo fatto sono abbastanza preoccupato non sò come andra' a finire in Italia ma all'estero sono davvero preoccupati e non si vergognano di dirlo. In Norvegia , secondo loro calcoli, nel 2047 la popolazione musulmana avrà pareggiato quella locale. In più, c’è un Islam politico e conquistatore. Lo scrittore Bruce Bawer, omosessuale che dagli USA aveva scelto Oslo per vivere una vita più tranquilla, da tempo teme di uscire col suo compagno per le aggressioni di gruppi omofobi stranieri. Le classi delle elementari in Norvegia dovrebbero includere fino a 15 bambini immigrati contro 5 locali e spesso non sanno nemmeno la lingua. Dimostra che l’integrazione se dilaga è un difficile affare e che ci siamo comportati leggermente? Per non parlare delle tasse scolastiche, della mensa a loro spesso tutto e concesso gratis perchè appartengono solitamente ad una famiglia numerosa. Questo incomincia a scatenare il malcontento nella popolazione e nascono dappertutto partiti che negli anni crescono a dismisura solo perchè, come la Lega da noi, vorrebbero rimandarli TUTTI a casa loro impedendo loro persino di sbarcare ritenendo questo un mercimonio atto ad arricchire cooperative di furbi.

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    2. Fracaz, trovo bizzarra la tua giustificazione dello stermino dei nativi americani. In realta' sono gli occidentali quelli che immigrarono nelle loro terre. Piuttosto sarebbe stato piu' applicabile se i Nativi avessero sterminato (o rimandato a casa) gli occidentali invasori.
      Non l'hanno fatto perche' erano piu' deboli.

      Quindi sembra di poter dedurre dalle tue argomentazioni che hanno diritto di occupare il suolo coloro che sono piu' forti?

      Andiamo bene!

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    3. @enio la norvegia si organizzerà come hanno fatto i veri caporioni nei paesi islamici: spenderà un po' di soldi ed ingaggerà l'isis che come ben sai è preposta al controllo demografico, sterminerà milioni di morti di fame e quelli più resistenti si imbarcheranno di nuovo sui barconi per altri lidi da colonizzare

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    4. pare che l'ISIS invogli questi viaggi della disperazione e si faccia pagare dai trafficanti di schiavi una barca di soldi... chiamarli per sterminare quelli che riescono ad arrivare fino a noi, mi sembra esagerato... basterebbe rimpatriarli e sconsigliare future traversate... i mezzi li abbiamo, le navi invece di prenderli e portarli da noi, prenderli e riportarli a casa... dopo una decina di tentativi dirigerebbero la prora su altri lidi.

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  3. Ci sarebbe da chiedersi perche' in Italia (e in alcuni altri stati europei) il multiculturalismo sia fallito, mentre altri paesi non solo lo tollerano, ma ne fanno un punto di forza culturale, economico e sociale.

    Io mi sono chiesto il perche', e mi sono anche dato una risposta.

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    1. Il multiculturalismo è il peggior male che può avere una nazione. O si rispetta la nostra cultura , usi e loro costumi o tutti a casa . Ma penso che ormai sia troppo tardi , hanno svenduto la nostra Italia a una marea di sozzoni !!!

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    2. il problema non va posto in questo modo. Non siamo solo noi ad accogliere i profughi provenienti dall'Afria funestata da guerre fratricide ma anche la Grecia e i problemi sono analoghi ai nostri. Bisognerebbe che l'UE adottasse delle misure uniformi e che si accollasse parte degli emigranti.L'Italia non ce la fa più a contenerli e andrebbero redistribuiti.Poi, controllati i permessi di soggiorno decidere chi ha diritto all'asilo politico e chi deve essere rimandato a casa, sconsigliando gli scafisti ad intraprendere altre traversate per trasportare questi poveri cristi che di colpe non ne hanno. Questi pagano per sfuggire alla miseria e alla fame, rischiano la pelle per un futuro migliore. O si è in grado di garantiglilo o li si rimpatria... è inutile che li prendiamo in giro.

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  4. Caro Enio, buon pomeriggio.
    In realtà il problema è sempre lo stesso...il rispetto.
    È semplice, se io rispetto te e le tue tradizioni e tu rispetti me e le mie, dov'è in questo modo il motivo per litigare.
    È sbagliato imporre le proprie idee e fare in modo che una prevalga sull'altra...rispetto, rispetto, rispetto...
    Anche chi gestisce la nostra e loro politica, dovrebbe fare in modo che questo sia il pensiero predominante di tutti.
    Sembra difficile, ma in realtà non lo è se si riesce a mettere da parte i propri interessi personali...ah...già...è questo che è difficile...
    Ciaooooo...

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    1. vedi Pia il discorso è più ampio ci sono vari modi di intendere il multiculturalismo in Europa a seconda delle nazioni in cui questi "signori" sbarcati a Lampedusa arrivano... In Italia il dibattito per esempio è ancora aperto. Vi è chi continua a difendere il modello “multiculturale” all’inglese, in base al quale l’immigrato non rinuncia alla sua cultura, si impegna però a osservare scrupolosamente le leggi del paese in cui emigra. Vi è, al contrario, chi invoca il modello “assimilazionista”, alla francese tanto per intenderci, in base al quale l’immigrato è tenuto non solo a osservare le leggi del paese in cui emigra, ma anche ad assumerne progressivamente la cultura. E, infine, vi è chi propone il modello “interculturale”, più articolato e complesso, in base al quale l’immigrato non solo osserva le leggi del paese in cui emigra, non solo conserva la sua cultura di origine, ma si impegna a fare anche un passo in avanti, a praticare la cosiddetta multiculturalità, che implica due no e un sì: no al relativismo etico, no al fondamentalismo religioso, sì al pluralismo culturale, interpretato però - questa la specialità del modello - come punto di partenza e non di arrivo. Questi disperati vogliono andare in Europa perchè dicono in Europa cìè la libertà Questa Europa oggi è spaventata dal loro massiccio arrivo e arranca nel prendere decisioni in merito. Il problema oggi sta diverntando serissimo in quanto le migrazioni saranno a causa delle guerre in Africa di carattere biblico.

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  5. Enio,
    Sarebbe piu' onesto in questa discussione che tu non censurassi i commenti dei razzisti della vostra specie che evitano di trattenersi ad un linguaggio apparentemente civile.
    Di cos'hai paura? Che venga davvero ad emergere la cultura autoctona Italiana che voi tanto cercate di difendere e di preservare dall'invasore africano?

    Ma di quale cultura stiamo parlando?

    Cosa intendete esattamente quando dite che le nostre radici culturali sono messe a rischio dal multiculturalismo?
    Ma quali radici culturali?

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    1. Anche i francesi dopo gli austriaci ne hanno piene le tasche e hanno consumato tutta la loro pazienza. Controlli serrati alla frontiera e perquisizioni sui convogli ferroviari: così la Francia blocca gli immigrati che a decine provano ad entrare in Costa Azzurra dalla dogana di Ventimiglia. Una procedura che nei fatti viola il trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone nella Ue, ma che non impedisce ai francesi di rispedire in Italia tutti i migranti che riescono ad intercettare... adesso staremo a vedere i nostri SINISTRI governanto che mossa adotteranno per parare i rientri forzati.

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  6. Naturalmente, Enio, il blog e' tuo e qui, giustamente, non vige alcuna democrazia.
    Io posso solo uscire dalla discussione. E infatti lo faccio.

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    1. il compito di un gestore di blog come il mio è di lasciare ampia libertà alla discussione fino a che questa non trascende con le offese personali. I pareri comunque sul MULTICULTURALISMO sono diversi e degni dal proprio punto di vista validi. Per DEMOCRAZIA io intendo postare e dissentire abche dalle mie idee, ed esprimere le proprie idee possibilmente in maniera chiara ed estesa in modo che chi vuole possa capire e controbattere... senza usare epiteti nei confronti di chi non la pensa alla stessa maniera. Il blog dura ormai da 5 anni e di grossi problemi di gestione non ne ho mai avuti.

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