08 gennaio 2015

Chieti - Libertà Assassinata


«Libertà assassinata» e «Siamo tutti Charlie» i titoli più gettonati. Sdegno, ma anche tanta voglia di urlare «NO!» a questa violenza, le «parole d'ordine». Il presidente della Repubblica francese, il socialista Hollande, ha commentato i fatti successi oggi a Parigi presso la sede del giornale di destra satirico, Charlie Hebdo, affermando che i colpevoli dovranno essere puniti con pene severe. Ferma condanna per il fatto e commosso cordoglio per le vittime sono i primi umani sentimenti che ci travolgono, ma proviamo a immaginare cosa sarebbe accaduto nella malaugurata ipotesi in cui ciò si fosse verificato in Italia. Si sarebbe subito cercato di stigmatizzare la satira «politically uncorrect» del giornale in questione che «certamente ha provocato» e via così, sinistramente blaterando. Di certo ciò avrebbe fatto organizzare, ai soliti buonisti di maniera, numerose manifestazioni a favore di immigrati, sedicenti profughi, clandestini, musulmani e di tutto ciò che si possa qui aggiungere. Non si guarderebbe ai fatti avvenuti, a un attacco ignobile nei confronti della libertà di stampa che è un principio cardine della società Francese ed europea - e dovrebbe esserlo anche di quella Italiana - si penserebbe ad enfatizzare solamente il «diverso» senza valutare se il «diverso» voglia o meno integrarsi nella nostra cultura.

11 commenti:

  1. Dal momento che I mussulmani come I primi cristiani non temono di morire perche dopo c'e' il paradiso per loro e le famose 7 vergini... bisogna a mio parere istillargli la paura della morte per martirio come dicono loro. Cremazione per i delinquent insieme a pezzi di carne di maiale che preclude loro l'ingresso nel paradiso e vedere se questo potrebbee essere un buon deterrente

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    1. mmazza che tempi duri, na vorta 30 erano le vergini
      e tutte profumate

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  2. Pure Oriana Fallaci aveva previsto ampiamente quello che sta accadendo ma è rimasta inascoltata ed anzi è stata duramente criticata dai così detti progressisti di sinistra i quali ora continuano a fare distinzione tra islam moderato e islam estremista, senza considerare che il corano è lo stesso libro per tutti e i suoi contenuti parlano chiaramente di uccidere gli infedeli e cioè noi occidentali in primis i cristiani.

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    1. Quando la differenza culturale tra varie etnie è abissale, il fallimento relativo alla convivenza è assicurato, specie se in una di queste sono innati l'odio e lo sterminio dei nemici. Questo fallimento, amplificato anche da assurde pretese di autogoverno per le minoranze, genera poi atti di violenza e di terrorismo sempre più orribili nei quali la vita delle persone vale meno di niente, come dimostrato nella ferocia degli assassinii ad opera di questi fanatici.

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    2. ma allora, come mai i caporioni si sono accordati per una società globalizzata e multietnica?
      Gli ottimisti parolai di sinistra dicevano per esportare la democrazia e l'art. 18 alla cina

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    3. Dobbiamo diffidare
      innanzitutto dai cattivi maestri che ci svendono in nome della facile
      convivenza e di un buonismo di maniera, che troppo impegnati a
      “rispettare” gli altri non rispettano sé stessi, e lo fanno senza
      l’indole del martire bensì con la pinguedine dell’ignavo. Poi dobbiamo
      diffidare di quelle culture, di quelle inciviltà, che calpestano i
      valori su cui fondiamo il nostro patto sociale, che non rispettano le
      norme su cui fondiamo i nostri rapporti civili.

      Oggi come ieri, più di ieri, dobbiamo
      conoscere, preservare, diffondere quei valori che non sono solo
      “nostri”, bensì frutto di una ragione illuminata dalla grazia più che
      retta dalla cieca fede, di una ragione che preferisce la bellezza
      all’orrido, di una ragione che esprime le tensioni della mente senza
      scordare la finezza del cuore.

      L’attentato a Parigi contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo,
      compiuto da fanatici integralisti islamici, è il segno della nostra
      sottimissione, il segnale che non possiamo permetterci più un colpevole
      silenzio su tanti temi: il martirio dei cristiani nei paesi islamici,
      per esempio, la sottomissione delle donne nella cultura inslamica,
      l’incapacità di distinguere lo stato laico da quello teocratico.

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    4. Mi conforta leggere che l'Islam moderato ha condannato l'attentato di Parigi, ma occorre altro per fermare l'odio e la deriva di intolleranza che ne scaturisce.
      Occorre che chi vive in Occidente ne accetti i valori fondanti di libertà ed uguaglianza.
      Finché le donne restano a casa, viene impedito loro di imparare la lingua del Paese che le ospita e di lavorare; finché vige una rigida distinzione tra i sessi e si pretendono medici donne per le donne, insegnanti donne per le donne... e si impediscono gite scolastiche alle studentesse, magari costrette al velo (legittimo solo se accettato liberamente, come manifestazione di identità); finché tutto questo viene accettato in nome di un rispetto per la religione - che non è rispetto per gli ideali costituzionali che abbiamo conquistato - non ci sarà vera integrazione.
      Nessuno si senta in diritto di dire agli altri come devono vivere, ma in Europa, la nostra vecchia, estenuata, impoverita Europa, i valori di uguaglianza e di libertà di espressione del singolo vengono prima della libertà di culto e di educazione dei gruppi e delle famiglie.
      Chi non li apprezza - o li viola - non può restare, non è compatibile con le regole che ci siamo dati in secoli di lotte.
      Ben vengano gli accertamenti sui livelli di integrazione basati su indagini e controlli.
      Nessuno può privarci del diritto di esprimere, anche con la satira, il nostro pensiero. E nessuno deve credere che si possa vivere in Europa come nelle terre dell'Isis.

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    5. io questi "ospiti" non li avrei invitati, ma grazie a qualcuno e a una politica che non condivido me li ritrovo oggi per la strada pronti a immolarsi, facendo stragi, se gle lo chiedono.Grazie anche alla politica europea che come dice la Meloni, ti da le dimensioni anche delle zucchine da coltivare, ma al riguardo non dice niente. Questi sono in "guerra" contro gli infedeli ma noi facciamo finta di ignorarlo.

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  3. Una cosa è certa, ora che i giornali sono presi da questi fatti passerà in secondo piano il marcio di Roma della nostra politica corrotta delle malefatte di renzi e sodali (si parla poco delle marachelle sue e del suo paparino, come mai? paura per i contributi sull'editoria? Tranquilli che fin che cè questa classe politica, in un modo o nell'altro i giornali non rimarranno a secco (ferrara insegna)

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    1. Mi preoccupa vedere bambini di 3 anni armati di mitra e questi barbari che in 2 giorni hanno ucciso 2000 persone innocenti in Nigeria e mi preoccupa che il fanatismo mussulmano non sia rinnegato da gli imam e dalla stessa popolazione. Mi preoccupa quanto successo a Parigi perché con l'immobilismo occidentale e soprattutto dell'Europa, presto toccherà pure a noi.Non hanno detto che conquisteranno Roma ????

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  4. Ciao Enio, qui in Francia siamo tutti sotto choc. Mia moglie ed io, su richiesta di un'associazione, accendiamo ogni sera, alla finestra che dà sulla strada, una candela. Finalmente alcuni Imam francesi hanno sconfessato l'operato di questi attivisti assassini. Una rettifica, Charlie Hebdo non è un giornale di destra, ma è apolitico e, del resto, è per questo che sono abbonato. Buonanotte.

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