15 febbraio 2014

Chieti - Abemus papam ?


Renzi finalmente è riuscito ad arrivare dove voleva arrivare, ad avere un incarico per fare il (suo) nuovo governo, defenestrando quello di Letta. Lui si erge, in diretta, dalle tv a reti riunite, a salvatore dalla Patria. Non esiste il «Gratta e vinci», che porterà l'Italia magicamente fuori dai suoi problemi. Che il governo Letta fosse decotto, era sotto gli occhi di tutti. Che la marcia procedesse a rilento, essendo un amalgama tra opposti in natura, non s'è scoperta una grande novità. Che di colpo le cose potranno cambiare perché a Palazzo Chigi siede Renzi invece che Letta, lo speriamo e auspichiamo tutti vivamente. Ma la ragione e il buonsenso consigliano prudenza. Maggiore prudenza di quella con cui la direzione di ieri del Pd ha mandato avanti il coraggioso (e assai ambizioso) Matteo Renzi, rischiando di gettarlo al massacro, rosolandolo tra i micidiali veleni di partito, paralizzandolo dentro i tiramolla degli alleati, sottoponendolo al facile bersaglio di chi gli rinfaccia (oltre di aver più e più volte smentito se stesso) anche di essere arrivato premier grazie ad una congiura di Palazzo, senza legittimazione popolare, figlio di una faida tutta interna al Pd, che ieri ha pugnalato un proprio premier per insediarne un altro. Magari, in qualche sua componente, con il retropensiero che così il «problema Renzi» è risolto, perché si brucerà con le sue mani.Forse, per come si erano messe le cose, non c'era ormai più altra soluzione che cambiare cavallo. Il clima interno alla maggioranza si era deteriorato. Tra Palazzo Chigi e via del Nazareno, fra Letta e Renzi, non c'era più intesa. Le visioni divergevano. I tempi e i modi non collimavano. Ma una rottura così virulenta e così sconcertante, non soltanto per i militanti e i simpatizzanti del Pd, ma per gli italiani tutti che sono rimasti spiazzati, doveva essere evitata. Comprese le 136 pugnalate in diretta al premier prescelto qualche mese prima da parte della stessa direzione del Pd, che ricordano tanto le 101 pugnalate dell'aprile scorso a Romano Prodi. Come se il Pd, ogni tot mesi, avesse bisogno di far fuori il proprio leader, in una sorta di sacrificio immolatorio per garantirsi la perpetuazione. Di sicuro cattivo auspicio per lo stesso Renzi, visto che quanto successo ieri pomeriggio non esclude che fra qualche mese, le folle che osannano il Salvatore poi scelgano Barabba, lasciando per il buon Matteo solo il calvario.

21 commenti:

  1. Al di là delle chiacchiere da bar, di questo si tratta. In bocca al lupo a Renzi, e che ce la metta tutta, non sarà una passeggiata. Avrà contro sia gli avversari politici sia molti del PD, sia i soliti benaltristi (della serie "il problema è ben altro...").

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... se fallisce Renzi, non è la fine, se non di un certo modo leaderistico di concepire la politica. Morto un Papa, se ne fa un altro. Renzi ha usato "vecchi" metodi democristiani (governi sfiduciati dalla direzione DC). Ma allora la DC rappresentava quasi il 50% del Paese, mentre oggi il PD ha in voti poco più del 20% dei consensi. Il porcellum ha prodotto 4 governi in poco più di 2 anni, non usciti dalle urne.

      Elimina
  2. il PD non è un partito a cui affidare il governo, tutto qui, solo che non si rassegnano e sperano che cambiando premier cambi risultato, terrorizzati dalle urne perchè gli elettori ormai hanno capito

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che Dio ce la mandi b(u)ona !!
      Come disse quel prete alla stazione ferroviaria mentre attendeva la nuova perpetua.

      Elimina
  3. oh, finalmente, adesso tutti quei fannulloni che le jene riprendono mentre timbrano 2 e più cartellini e poi se ne vanno al barre, saranno tutti licenziati ed con i soldi buttati per i loro stipendi si apriranno degli asili nido
    che qui a Roma le mamme lavoratrici ne hanno tanto de bisogno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. le maestre pe' annà ar barre se dovrebbero portà dietro tutti li rigazzini ed offrirgli almeno qualche carammella, nun se lo potrebbero permettere

      Elimina
  4. trovo difficile il ruolo di Renzi al governo senza elezioni, se va bene ok ma se per caso sbaglia qualcosa rischia di chiudere , sono d'accordo anche io con le tue riflessioni

    RispondiElimina
  5. Dopo un lungo faticare è lì che è voluto arrivare.

    Vedremo che combinerà.

    Buona domenica.

    Bacio

    RispondiElimina
  6. Come italiani c'è da tifare che ce la faccia, che riesca a fare il gol, che porti a casa almeno la riforma elettorale e possibilmente anche l'abolizione del Senato (non si dice la riscrittura del Titolo V della Costituzione, che sarebbe quasi sperar troppo). Che riesca insomma a mettere insieme un governo di innovazione, e non un governo di improvvisazione. Riuscendo a convincere gli italiani, e a tener domati i parlamentari del suo partito, quasi tutti nominati da Bersani e pronti a cambiar cavallo quando la convenienza lo richiederà. Un'impresa che, nelle condizioni attuali del Paese, con i limiti di bilancio che abbiamo e le infinite aspettative di tutti (industriali e sindacati in testa), ha un ché di sovraumano. Una sfida titanica a cui per forza di cose va data fiducia. Perché se fallisce, è la fine. Si va a votare con il proporzionale puro e la palude attuale sarà eterna, nei secoli dei secoli. Fino a che il Paese sprofonderà inghiottito dalla melma.
    Che Dio ce la mandi buona!

    RispondiElimina
  7. Qui stanno solo a fare il gioco di Grillo ed (un po') di Berlusconi...

    RispondiElimina
  8. un primo segno di discontinuità s'è visto:
    Renzi è arrivato guidando personalmente una Giulietta, speriamo che sappia guidare anche il Paese.
    E che sia una Giulietta, io penso, non è casuale: dà l'idea di una marcia più.

    RispondiElimina
  9. Visto come hanno votato gli italiani nell'ultimo ventennio forse è meglio così.Del resto Letta a parte il casino dell'IMU non mi sembra che abbia fatto molto altro.Per quanto riguarda la legge elettorale se non la fai con l'altro grande partito con chi la vuoi fare,con Grillo?

    RispondiElimina
  10. Renzie non combinerà nulla.
    Spero solo che la gente si svegli e poi si potrà fare qualcosa di serio se ci fanno tornare a votare...
    E sarà un plebiscito per il M5S!
    Renzi è lì solo perchè adesso il M5S avrebbe stravinto!
    Da Napolitano in giù...sono lì tutti a salvare un sistema marcio!

    RispondiElimina
  11. Non lo se Renzi e chi sta dietro di lui riusciranno a raddrizzare la barca in questo nostro Paese, so soltanto che in tanti, molti, troppi ci siamo rotti i cosiddetti.

    RispondiElimina
  12. La mia opinione sul giovane rampante è risaputa quindi non credo debba aggiungere altro. Vedo, però, che certi trucchetti da berluschini funzionano! Ieri avevamo il presidente operaio, muratore, calciatore e pure ladrone... oggi quello che arriva in "giulietta" e trova gente che si compiace del gesto!

    Ma per favore, Enio! Siamo seri e, soprattutto, cerchiamo di aprire gli occhi.

    Lo vedremo tra qualche giorno, massimo un mese di cosa sarà capace lo sbruffoncello che gioca d'azzardo con le nostre vite.

    Spero di essere smentito altrimenti ci faremo due risate.... amare, perché a pagare saremo sempre e solamente noi!

    Ciao Enio.

    RispondiElimina
  13. La telefonata di Barca, che ha confermato tuttii miei dubbi sulla consistenza di Renzi, è stata tragicamente illuminante. Comunque per come stanno andando le cose, nella migliore delle ipotesi ci troveremo un governo a misura di Berlusconi

    RispondiElimina
  14. Renzi è il nuovo Berlusconi. Senza esperienza, messo lì perchè ha una faccia sorridente e una parlantina che piace alla gente. Inoltre nessuno l'ha votato. Elezioni democratiche? Figuriamoci, un concetto da comunisti. Torniamo alla dittatura, al potere ci si va senza l'appoggio del popolo. Cosa vi aspettate da lui, veramente?

    RispondiElimina
  15. Ma davvero c'è chi crede in cambiamenti reali,
    nuovi posti di lavoro,
    nuova legge elettorale,
    pagare meno tasse (o forse meglio dire abolizione di tasse varie),
    ecc.
    Sono stanca, vorrei solo vivere in un mondo senza falsità imbrogli, truffe, forse con meno diplomazia e più coraggio di vivere.
    Salutoni e a presto.

    RispondiElimina
  16. va beh, noi spezzini abbiamo bissato un ministro, evviva!

    RispondiElimina