Un altro tassello per la risoluzione del caso Villa Pini è stato messo oggi con gli arresti domiciliari del titolare della suddetta casa di cura. In mattinata era comparso davanti al Tribunale di Chieti per tentare di salvare dal fallimento quel che resta del suo impero, nel primo pomeriggio la Guardia di Finanza teatina gli ha notificato l’ordine di custodia cautelare nella sua villa di Francavilla al mare. Angelini, il grande accusatore della Sanitopoli abruzzese che, nel luglio di due anni fa, spedì in carcere l’allora governatore Ottaviano Del Turco, è agli arresti domiciliari con le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, aggravata dal falso in bilancio riferibili alla casa di cura Villa Pini, amministrata dagli Angelini e dichiarata fallita dal Tribunale di Chieti lo scorso 17 febbraio. Quando la Finanza si è presentata nella villa sul lungomare, Angelini si è mostrato sorpreso: dopo sequestri di preziosissimi quadri e perquisizioni evidentemente non si aspettava un provvedimento restrittivo, immaginava che l’inchiesta si concludesse con una richiesta di rinvio a giudizio. Un caso delicato anche per i risvolti sociali: il gruppo Angelini non paga lo stipendio da un anno a 1.600 lavoratori. Le indagini hanno accertato una distrazione reiterata nel tempo delle risorse finanziare della società Villa Pini per oltre 100 milioni di euro: ciò sarebbe avvenuto con prelievi ingiustificati dai conti correnti dell’azienda e attraverso artifizi e aggiustamenti contabili, evidenziate da consulenze tecniche disposte dalla Procura e da riscontri investigativi della Polizia tributaria di Chieti che hanno altresì evidenziato atti di vera e propria dissipazione.
28 aprile 2010
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speriamo solo che questi provvedimenti non ritardino ulteriormente la situazione, drammatica dei dipendenti senza stipendio.
RispondiEliminaGustavo
Mi sembra che le accuse siano davvero pesanti e il tipo sia un gran bel furbacchione.
RispondiElimina@Kylie
RispondiEliminaquest'uomo ha corrotto una giunta regionale spendendo una quantità di soldi impressionante e ricattato le ASl non pagando gli stipendi ai suoi dipendenti per un anno intero. Ha distrutto l'economia di di 160 famiglie, costringendole a chiedere prestiti onerosi alle banche, per poter sopravvivere... è quel che si dice un grandissimo stronzo... Tanti soldi svaporati nelle tasche di persone compiacenti che gli inquirenti non riescono ancora a delimitarne la cifra, 100 milioni o forse più. Ha tentato di sottrarre al giusto sequestro, quadri, preziosi quando già era nel vortice della bancarotta. La procura di Chieti cerca il tesoro dell’imprenditore, da martedì agli arresti domiciliari per bancarotta. Per la procura di Pescara che ha indagato su Sanitopoli l’arresto non mette in gioco la credibilità delle accuse di Angelini.
io lo avrei portato al carcere di Sulmona dove venne rinchiuso per un breve periodo di tempo il suo "amico" Del Turco, il concusso per intenderci,tenendolo a pane e acqua e facendogli provare un pò cos'è la fame, quella vera, che lui ha fatto provare ai suoi dipendenti ancora senza stipendio ormai da un anno....
RispondiElimina@max
RispondiEliminail problema è che adesso falliranno anche tutte le altre strutture legate a "questo galantuomo" e di dipendenti in difficoltà ce ne saranno molti di più dei 1600 della struttura base Villa Pini.Conoscendo la situazione dei posti di lavoro persi nella nostra regione, senza che nessuno abbia mai fatto niente per impedirne la perdita in questo periodo di crisi nera,si rischia la "catastrofe" regionale... mala tempora currunt e niscune fa niente pe risolve le questione
Bel post.
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!! :-D
Il patron di Villa Pini deve difendersi dall’accusa di bancarotta fraudolenta
RispondiEliminaInchiesta Otto giorni dopo gli arresti domiciliari il re delle cliniche è atteso domani dal gip Valente per l’interrogatorio di garanzia alla presenza del pool che indaga sul crac del gruppo