20 settembre 2014

Chieti - Il teatrino di Renzi e i sindacati


Con la riforma del lavoro il Governo pensa a quelli a cui non ha pensato nessuno in questi anni, che vivono di co.co.pro. e co.co.co e che sono condannati a un precariato a cui il sindacato ha contribuito, tollerandolo, preoccupandosi solo dei diritti di qualcuno e non di tutti. Matteo Renzi ha sparato a zero sui sindacati italiani. Non l'avesse mai fatto. La prima bordata di giornata al premier, gli viene assestata dal segretario della Cgil Susanna Camusso: «Mi sembra che il presidente del consiglio abbia un po' troppo in mente il modello della Thatcher». Poi seguono gli attacchi interni, quelli del suo partito, il PD, sul tema del lavoro. Spiccano i discorsi dell'ex "smacchiatore di giaguari" che ha un'idea più vicina a quella dei sindacati. Renzi ha risposto per le rime: "Hanno difeso solo le battaglie ideologiche e non i problemi della gente». Assistono al teatrino, italiani sempre più confusi e preoccupati e intanto si rincomincia a parlare di ritoccare ancora le pensioni....

7 commenti:

  1. Sono stata in Cgil 11 anni, se la Camusso mi volesse ascoltare, ne avrei delle belle da raccontare sui sindacali radicalmente disonesti in cui mi sono imbattuta. Con questo sono convinta che c'è ancora gente onesta nel sindacato, ma sono troppo pochi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11 anni?
      che fregatura, se ti fossi saputa gestire il tuo ultimo mese avresti anche tu goduto del regalo che i politici hanno fatto a quella casta senza farlo sapere al bobbolo che li sostiene.
      Un vero peccato, perchè questo benefit il rottamatore di persone non lo ha preso in considerazione, nè porta rancore verso tutti coloro che votarono questa legge che tanto arrubba dalle tasche di chi lavora veramente i cui interessi loro dicono di difendere

      Elimina
  2. Qualcosa sui sindacati avrei da dirla anch'io e per esperienza diretta di 15 anni.

    Un abbraccio

    RispondiElimina
  3. Lorenzo come al solito sei psicologo ed esegeta dei testi altrui.

    RispondiElimina
  4. come al solito la tattica è quella di delegittimare e poi attaccare: le responsabilità dei sindacalisti ci sono tutte, basta vedere le brillanti carriere politiche dei vertici sindacali.. ma la difesa dei lavoratori e soprattutto l'unione di lavoratori, studenti, disoccupati e precari deve essere una priorità. I nostri nemici sono altri!( privilegi, criminalità, mancanza di lavoro e diseguaglianza sociale.)

    RispondiElimina
  5. il problema è, caro Lorenzo, che in Italia ci sono tantissime cose che non vanno e noi cittadini purtroppo non possiamo farci niente. L'unica arma che avevamo era il voto che adesso da un bel pò ci negano. Allora ci restano le nostre chiacchiere sui blog. Sono convinto che volendo e impegnandoci un pò tutti se ne potrebbe uscire o almeno migliorare determinate situazioni che si sono incancrenite nel tempo. L'assunzione di manodopera "provvisoria" non avrebbe dovuto superare il 25% dell'intera forza lavoro e io (noi) ai nostri tempi ( ' 70 ' 90) preferivamo proporre ai lavoratori la scelta, se volessero aumenti o assunzioni dei precari... loro sceglievano sempre aumenti, anche se questi creavano inflazione. I governi che si sono via via succeduti non hanno mai fatto niente per eliminare tutte querlle forme contrattuali truffa, che sfruttavano manodopera peggio di quello che fanno quegli imprenditori che assumono in nero. Pertanto se si riandrà a votare io votero chiunque (fosse anche il diavolo) che elimini privilegi, criminalità, combatta la mancanza di lavoro e riduca le diseguaglianze sociali, cacciando in galera tutti quei furbi che si sono arricchiti intrallazzando e sottraendo ricchezza all'Italia. Sò che tutto questo è utopia, ma per favore non togliermi anche la possibilità di sognare, che tutto ciò, un domani possa essere fattibile.

    RispondiElimina
  6. Il problema è che non ci sono più i lavoratori come inteso da l sindacato, io sono stato per 20 anni collaboratore e come me tanta altra gente che non viene assunta ma lavorano più degli altri e senza diritti, malattia, pensione, ferie, abbiamo purtroppo lavoratori si serie A e B

    RispondiElimina